Quello che è successo sui mercati finanziari negli ultimi due giorni è stato qualcosa di incredibile e particolarmente esplosivo e che ha messo in difficoltà tantissimi operatori, molti dei quali hanno pure subito chiamate a margine.

Vix Index è arrivato a toccare oltre area 65 e una spike del genere, per intensità e velocità temporale, non la si era mai vista. Neppure nel 2018 o durante il Covid, nel 2020, quando il Vix Index raggiunse gli 89 punti, si era assistito ad un movimento così violento, ampio e in così breve tempo.

Per fare un esempio, durante il Covid, per arrivare a quota 65 dalla media di periodo, il Vix ci impiegò quasi quattro settimane mentre nel caso in questione gli sono bastati soltanto un paio di giorni.

Tutto ciò ha provocato enormi problemi in tutti i portafogli che lavorano opzioni in quanto, per l’effetto combinato di vega e vomma, i prezzi sono aumentati in maniera esponenziale arrivando ad aumentare il loro valore di oltre il 1600%, soprattutto sulle scadenze mensili e sugli strike Otm, quelli che di solito vengono presi di assalto dai venditori di opzioni.

Solo una gestione oculata del margine, gamma particolarmente piatto e poche scoperture unite a liquidità in giusto eccesso ha potuto salvare i portafogli dagli effetti nefasti di questa tempesta perfetta.

Attualmente sul Vix Index, dai picchi di 65 siamo rientrati a ridosso di un più congruo 27.

 

 

Passiamo ad analizzare le movimentazioni monetarie della giornata di ieri che ha visto un recupero dei prezzi e una netta diminuzione di volatilità

 

S&P500/09

Enormi ingressi di put a strike 5050 e 4650 e alleggerimenti di contratti in area 5400. Sul lato call si segnala un solo ingresso a strike 5500 e formazione di un’area di ricopertura a strike 5200. Future, dopo l’aumento di lunedì, sono in netto calo.

 

 

NASDAQ/09

Nettissimo calo della componente future che, da +5,5% scende esattamente del -5,5%. Sul lato opzioni si segnalano forti ingressi di call Itm a strike 17600 insieme a ingressi a strike Otm in doppia quantità in area 19000. Riposizionamenti di put da 16900.

 

 

DAX/09

Continuano le notevoli chiusure di put da strike 17800 a strike 16500 insieme agli aumenti della componente call. Sembrerebbe un mercato molto debole e l’unica cosa positiva è il crollo della componente future usata a copertura delle tante put diventate Itm che sono passati da +17% a -13% e questo potrebbe far lateralizzare per un pò le quotazioni.

 

 

EUROSTOXX/09

Forti chiusure di put da strike 4700 a strike 4400 e riposizionamenti di call a 4900 e 4850. Anche qua, come sul Dax i future sono scesi tantissimo facendo segnare -6,2%.