Da oggi si entra nella settimana di scadenze trimestrali, quella che sancisce la chiusura dell’anno borsistico. Un anno questo caratterizzato da violente discese e ripidissime salite che hanno portato i prezzi a rompere livelli monetari particolarmente importanti che hanno costretto gli operatori a ricorrere, perlomeno negli ultimi due mesi, ad un continuo ingresso con strumenti di ricopertura che hanno autoalimentato il trend portando i prezzi piuttosto distante dal proprio fair value. Ma ormai lo sappiamo, questi sono i meccanismi dei mercati finanziari che rispondono solo a regole monetario e di mero interesse e profitto.

 

Su S&P500 fortissimi ingressi di put a strike 4700 e 4450 ma in particolar modo a 4600 che vede un aumento di oltre diecimila contratti. Poche call e riposizionate da 4800 a 4900.

 

Sul Nasdaq importanti chiusure di call da strike 15800 a strike 17000 e nuovi ingressi di put da strike 16000 a strike 15800.

 

Anche sul Dax notevoli aumenti di contratti put a strike 16600 e qualche call riposizionata da strike 16800. Future in funzione di ricopertura ancora in forte aumento.

 

Su Eurostoxx50 giganteschi ingressi di put da strike 4500 a strike 4150 e call in aumento a 4550 e 4600. Future ancora in forte aumento ed a sostegno dei portafogli esposti sul lato call ed in direzione del trend.