Giornata di ribassi in particolar modo sui mercati americani dove il prezzo è sceso fin sotto la prima deviazione standard salvo poi recuperare negli ultimi minuti di sessione.
Questo ribasso è stato particolarmente salutare in quanto ha permesso, sulla scadenza settimanale del 8 marzo, di ricentrare il rischio ritrovando su tutti i sottostanti, il fair value prezzato dal mercato.
Sul Dax nuovi riposizionamenti di put a strike 17400 e 17300 e sul lato call rollover esterno da 17800 a 18100. Future al momento ininfluenti.
Su Eurostoxx50 continuano i riposizionamenti di contratti put in area 4850 e chiusure di call tra 5000 e 4850 con nuove aperture in area 5150. Future numericamente molto bassi.
Sul Nasdaq sono evidenti i notevoli ingressi di call a strike 18600 e 18200 ed i riposizionamenti di put sotto al prezzo. Come prevedibile, tutta la discesa è avvenuta grazie alla chiusura delle posizioni lineari usate come copertura durante il rialzo, e questo ha provocato un calo repentino di +3.6% di future.
Su S&P500 è visibile solo un enorme posizionamento di call con numeri raramente visti fin ora da strike 5230 a strike 5200. Pochissimi scambi sugli altri strike e future in calo deciso del -1,10% dovuto, come per il Nasdaq, alla chiusura in stop delle ricoperture di gamma call.